Terrazzo Alla Veneziana:
Quello che è oggi noto con il nome di terrazzo alla veneziana era utilizzato fino dall'antica Grecia. Attraverso il dominio romano ha poi raggiunto la notorietà anche in Italia. Agli inizi il pavimento in battuto non era altro che del cotto macinato, che poteva provenire dalle demolizioni precedenti o da qualsiasi scarto di lavorazione, mescolato con un legate, allora la calce. Si crede che non venisse nemmeno levigato, lasciando che l'uso normale mettesse in evidenza la granulometria del composto. L'inserimento all'interno dell'impasto di piccole parti di marmo è probabilmente dovuto a motivi estetici, ma ne aumenta nel contempo la capacità di resistenza all'usura. Tra i più notevoli esempi vi sono le lavorazioni di decoro artistico che si ritrovano all'interno delle ville romane.
Il Terrazzo alla veneziana è il pavimento tipico della cultura veneta. E’ un prodotto artigianale, costruito con i materiali di una tradizione costruttiva millenaria. Elementi semplici e naturali, come il marmo, la calce ed il cemento per restituire una pavimentazione di altissimo pregio e valore artistico.
E' un prodotto che garantisce infinite possibilità di interpretazione. Si abbina benissimo con le strutture architettoniche di ispirazione tradizionale ma, nella sua poliedricità di colori e sfumature, diventa materia per l’esplorazione delle più moderne ed avveniristiche soluzioni estetiche.
Le tipologie di realizzazione del pavimento variano da grana fine a grana media con la profilatura delle variazioni di colore tra campo e fascia. Nell'Ottocento si usava la grana più grossa con la profilatura a tessere irregolari. Successivamente, agli inizi del Novecento, si iniziò a usare la grana più fine, profilature con tessere regolari e l'inserimento di decori in stile liberty.
La calce è impiegata ancora oggi come legante idraulico, sebbene per questioni economiche, siano spesso usati, in fase di posa, cementi Portland a ritiro controllato, che abbreviano i tempi per il risultato finale.
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